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Tre soldi Ritratti

Tre soldi

Ritratti

"Durante uno di questo viaggi, ad Orgosolo in Sardegna, ho visto un murales che, citando la Vita di Galileo di Brecht, riportava "felice il popolo che non ha bisogno di eroi". Facendo questi ritratti, ho scoperto che è felice anche quel popolo che trova un eroe in ogni suo abitante. "

Episodi

10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti e Francesco Della Puppa | Svetlana

SVETLANA | Svetlana, arrivata da un Uzbekistan improvvisamente musulmanizzato, in cerca di lavoro per garantire un futuro dignitoso alla figlia, passa dal doversi districare nell'inferno di chi vive in maniera irregolare in un paese straniero, alla paradossale situazione di trovarsi con due cittadinanze tra cui dover scegliere. Ha un anno di tempo per decidere se diventare cittadina Italiana o Statunitense
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | ANDREA

Andrea | Era da poco passato il periodo di Svastichella e delle bombe carta, circa sei anni fa, e un venerdì sera passato assieme tra la "gay street" romana e Mucca Assassina, è stata l'occasione per fare il punto sul rapporto tra arte e politica, tra diritti civili e libertà morale, tra divertimento e impegno, tra quello che è stato fatto e quello che ancora rimane da fare.
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | BABILONIA TEATRI

babilonia Teatri | Nel 2007 una nuova compagnia teatrale, nata tra Verona e Rovigo, vince il Premio Scenario con lo spettacolo "Made in Italy" che piomba sulla scena teatrale italiana contemporanea, rompendo molte delle regole fino ad allora esistenti. Babilonia Teatri è diretta da Enrico e Valeria. Un ritratto sonoro in una sera di gennaio di quasi sette anni fa.
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | MAESTRO CHIARA VIGO

Maestro Chiara Vigo | Nell'Isola di Sant'Antioco, all'estremo Sud Est della Sardegna, c'è una piccola stanza, il Montegranatico, che apre ogni giorno. Dentro si trova un maestro, che si chiama Chiara Vigo, che lavora il "bisso", un tessuto che si ricava dalla coda delle cozze giganti, e che passando attraverso un formulario di cui solo il maestro conosce e custodisce il segreto, diventa lucente come l'oro. È un tessuto assolutamente impossibile da riprodurre in serie, sia perché il bisso non passa dai fusori elettrici, sia perché l'animale da cui è ricavato da qualche decina d'anni è stato dichiarato specie protetta. Insomma la lavorazione del bisso che Chiara Vigo si ostina a portare avanti oggi non serve a nulla, se non a tenerci aggrappati alla storia millenaria dell'umanità che abbiamo alle spalle.
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | MIRZAD E HELMA

Mirzad e Helma | Ai margini di Roma, come nelle aree liminali di molte altre città italiane, sorgeva un "ghetto di lamiera e carta", il Casilino 900. Attraverso i racconti dei suoi abitanti scopriamo, così, che nel cuore del paese, a 150 anni dalla sua nascita, si esperiscono condizioni esistenziali da Sud del mondo: otto persone, di cui sei bambini, in una baracca dai muri di latta, senza acqua calda e servizi igienici. Le moderne politiche razziali della Repubblica Italiana, però, vogliono costringerli ad una mobilità forzata, negando loro anche questo miserrimo rifugio e, con esso, la benchè minima possibilità di stabilizzazione territoriale, di riscatto sociale, di inserimento scolastico e lavorativo. "Siamo colpevoli perchè non siamo ricchi, [colpevoli] perchè siamo poveri". Con queste parole Helma, ci prende per mano e ci invita a varcare la soglia di una quotidianità inedita ai più, ad addentrarci in un mondo che non viene mai nominato per quello che è: un campo di confinamento e segregazione razziale. (Francesco Della Puppa) Un ringraziamento speciale va a Francesco Careri e Azzurra del gruppo Stalker.
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | ISAAC

Isaac | La storia di Isaac ha origini molto lontane, nel tempo e nello spazio, ma ci riguarda tutti da vicino. Affonda le sue radici nel sud del mondo violentato e deturpato dalle conquiste coloniali del sedicesimo secolo e germoglia nel giardino di casa nostra. Mostra, anche a chi volge lo sguardo (e l'ascolto) altrove, parte degli effetti della rapina che l'occidente ha perpetrato per secoli (e che continua perpetrare) a danno dei popoli del sud del mondo. Le conseguenze di tale saccheggio bussano alle nostre porte e, riverberandosi nel tempo, giungono fino a noi, incorporate nella vita di chi come Isaac rifiuta di accettare con passivo fatalismo una vita di mera sopravvivenza e decide di lasciare la propria terra d'origine per cercare altrove un'esistenza dignitosa per sè e per la propria famiglia. Il protagonista di questo ritratto, infatti, è fuggito dall'impoverimento del proprio continente con la determinazione di chi ha poco da perdere. Giunto in Italia dopo inimmaginabili sofferenze, però, ha trovato "un altro cielo" ad aspettarlo. (Francesco Della Puppa)
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | PAOLA

Paola | Monica passa una notte al telefono con un centralino emergenze. Il compagno l'ha riempita di botte e prima di uscire le ha detto "Quando torno finisco il lavoro". L'operatrice al telefono non riesce ad aiutarla e quando il compagno di Monica torna a casa mantiene la promessa. Paola si è ritrovata improvvisamente ad essere la madre di una vittima di violenza domestica.
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | ALESSIO

Alessio | La bellezza è un'opinione. Per dire che cosa sia bisogna accettare di avere torto o ragione. Quando ho incontrato Alessio sul golfo di Augusta, in provincia di Siracusa, ho pensato che c'è sicuramente qualcuno per cui il suo lavoro di frontiera rovina la bellezza del panorama di camini, ciminiere, ferro, acciaio, cemento, liquami, fumi e morte.
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | SARA

Sara | Sara studia fisica teorica, in particolare il "carico critico e la biforcazione dell'equilibro" nei cilindri, ovvero quand'è che un cilindro, per la variazione delle pressioni di forze esterne, modifica per sempre la sua forma. Sono studi teorici che poi consentono agli ingegneri di far costruire pilastri e strutture in grado di reggersi su se stesse. Sara, come uno dei cilindri che studia, deve decidere quale forza assecondare: se rimanere in Italia a fare ricerca di qualità in uno ripostiglio dell'Università con contratti selvatici, oppure se lasciare tutto e portare il suo bagaglio di conoscenza all'Università di Yale.
10 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | ANGELA

Angela | Per più di un secolo abbiamo chiamato "fuitina" la pratica di rapire e abusare di una ragazza per "disonorarla" e costringerla al matrimonio. Nella storia di Angela c'è la storia dell'Italia del dopoguerra ai giorni nostri, da un rapimento avvenuto nella Puglia post bellica, una convivenza di quarant'anni che ha prodotto 10 figli, l'emigrazione al Nord, la violenza domestica, la rivoluzione del divorzio, la vita burrascosa nelle case popolari, Paolo Brosio e Medjugorie
18 Ott 2018

1. Ritratti | di Jonathan Zenti | GIANNI

Gianni | Il lavoro dei campi in Italia da un lato è stato denigrato e umiliato da un punto di vista sociale e culturale, dall'altro è stato relegato a fossilizzarsi nel passato senza che vi fossero incentivi e finanziamenti per far diventare quel lavoro moderno e futuribile. Ed è anche per questo che se pensiamo alla Sardegna, pensiamo al pecoraio analfabeta che passa giorni e notti fuori al pascolo. Tutti i governi sono sempre stati pronti a salvare la Fiat o la Montedison dai loro fallimenti, ma non hanno mai dato vita a nessun investimento nella ricerca agricola, come se poi una volta seduti a tavola ci nutrissimo di spinterogeni o petroli. Gianni, a causa della sua testardaggine sarda, quella ricerca se l'è fatta per conto suo. Ha preso la verdura da terra e l'ha alzata dal suolo, per non devastare il terreno. Ha sperimentato l'irrigazione goccia a goccia per non sprecare l'acqua. Non si è mai fermato nemmeno davanti alla noiosissima e lobbistica burocrazia agricola, di fronte ad ogni ostacolo si è inventato un modo per superarlo. Ha usato le alghe come base per la cultura e, una volta diventato illegale usarle per motivi ambientali, si è inventato un terreno alternativo. Ha costruito un forno che brucia non le foreste o i combustibili fossili, ma gli scarti della lavorazione dell'industria alimentare e dolciaria. Vedere girare attorno alla sua azienda persone che lavorano e che hanno poco più di vent'anni, fanno immaginare che si possa costruire un nuovo futuro ripartendo da dove ci eravamo sbagliati.
17 Ott 2018

Ritratti | di Jonathan Zenti | EL CONTO

El Conto | Tra le capre che El Conto stava mungendo durante la registrazione, una aveva una sola tetta. El conto mi spiegava che era stata operata qualche tempo prima per una calcificazione della ghiandola mammaria. Quella capra mangiava come le altre, occupava posto in stalla come le altre, ma produceva metà del latte. In qualsiasi altro allevamento "professionale", sarebbe stata abbattuta. Il futuro de El Conto era già segnato, forse fin dal momento del suo concepimento. C'è un'azienda che funziona, ci sono soldi che entrano, c'è un mercato, c'è un futuro. El conto ci ha messo tre anni per togliersi la giacca e la cravatta e altri sei per uscire definitivamente dall'azienda. Ha rotto con il suo futuro ed è andato a costruirsene un'altro. Un futuro in salita, e non solo dal punto di vista della pendenza. Nella vita che era stata disegnata per lui, El Conto avrebbe dovuto dedicare la cura e l'attenzione di cui la capra malata ha goduto al servizio di lavastoviglie o frighi da bar. Ha dato invece a quella capra e alle altre, la possibilità di vivere bene. Loro in cambio gli danno del buon latte, quello che possono e riescono, in modo che lui possa fare del buon formaggio.