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Tre soldi Radio Brod. L'ultima Jugoslavia trasmessa via etere

Tre soldi

Radio Brod. L'ultima Jugoslavia trasmessa via etere

"Radio Brod. L'ultima Jugoslavia trasmessa via etere" di Andrea Borgnino e Marina Lalovic - Questa è una storia di pura utopia: una radio nel centro del mare adriatico che utilizza l'informazione per "spegnere" l'incendio dell'odio etnico che sta devastando i paesi dell'ex Jugoslavia. Ma l'utopia a volte si realizza e nel 1993 un gruppo di giornalisti serbi, croati, montenegrini, macedoni, sloveni e bosniaci grazie ad un finanziamento della comunità europea, fa nascere Radio Brod un'emittente pirata che trasmette da una nave e che usa il giornalismo come una vera e propria arma con i messaggi di odio tramessi dai paesi in conflitto. La guerra è quella dell'ex Jugoslavia, dove i media vengono usati per alimentare l'odio etnico e dove non esistono notizie vere, ma solo diverse versioni della verità. Radio Brod diventa un esperimento unico per un'informazione libera e corretta, ma anche uno strumento per gestire l'enorme tragedia dei rifugiati che attraverso la radio posso lanciare messaggi via radio in tutta Europa per tentare di ritrovarsi. Grazie a documenti audio ritrovati negli archivi di Radio Rai, Radio Radicale, della Tgr Rai Puglia e di Tv7 è possibile oggi raccontare la storia di Radio Brod con le voci originali dei redattori a bordo della nave "Droit de Parole" e dei suoi programmi originali. Una serie di interviste ci raccontano invece che cosa è rimasto di questo esperimento unico di radio libera dopo quasi trent'anni dalle sue trasmissioni.

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