Vai al contenuto principale

Tre soldi Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro

Tre soldi

Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro

La ricerca di Nando Taviani, nasceva all'interno di un gruppo di giovani studiosi, che dalla fine degli anni sessanta, fino al 1973, si riuniva per discutere di teatro, vivendo e sperimentando parallelamente e sul campo, le necessarie esperienze pratiche. L'incontro con L'Odin Teatret, e la consapevolezza che il nutrimento delle ricerche storiche non poteva compiersi se non attraverso un costante lavoro pratico, fu fondamentale per la sua esplorazione, attenta, raffinata e aperta. Taviani ha contribuito all'individuazione di microsocietà, che allontanandosi dal pensiero dominante, riuscivano a valorizzare i fenomeni teatrali, in quanto specchio di un vissuto sociale e storico; partendo dalla Commedia dell'Arte, e attraversando le pratiche e le esperienze del presente. Valorizzando la ricerca costante, con uno sguardo purificato dalle abitudini fuorvianti e dal pensiero critico, inteso come punto di vista o giudizio semplificato, evitava così il rischio di cadere nella incapacità di entrare in profondità nei processi di lavoro. Taviani, infatti, osservando i processi teatrali del presente, interrogava la storia, al di fuori delle facili e pericolose certezze del sapere, in un dialogo interculturale, aperto e intellettualmente libero. "Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro" un documentario in cinque episodi di Carla Fioravanti.

Episodi

12 Dic 2022

1. Incontri a via delle isole pelagie

Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro - La presenza di Nando Taviani, nasceva all'interno di un gruppo di giovani studiosi che si riuniva per discutere del teatro del passato, sperimentando parallelamente, sul campo, le necessarie esperienze pratiche. Il gruppo, si era formato attorno ad un lavoro di redazione, basato su vaste documentazioni per la storia del teatro italiano. Erano gli anni in cui si stava insediando l'uso di una nuova cultura teatrale, che sarà il cardine di percorsi alternativi per tutte le generazioni future; sulle tracce dell'esperienza di Grotowsky, delle intuizioni di Artaud e del teatro di Eugenio Barba. L'originale visione, di Nando Taviani e del gruppo, mette così in discussione la figura dello storico del teatro, trasformandolo in un testimone del tempo. Un documentario di Carla Fioravanti
13 Dic 2022

2. Sulle tracce dell'Odin Teatret

Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro - Nando Taviani, osserva e studia la vita delle persone all'interno delle comunità teatrali e, inseguendo la sua sete d'esperienza, fa una scelta di campo: riesce ad inventare un amore onnivoro per il teatro, così, superando il vecchio modello storiografico, affianca in corsa le corrispondenze del tempo presente, attraversando la sparizione del passato. L'incontro con L'Odin Teatret, di cui Taviani diventa consulente drammaturgico, genera uno scambio tra studiosi e attori. Uno scambio fatto di conoscenza tacita e di un apprendimento basato sulle pratiche di relazione, in cui la fisicità dei corpi - che si preparavano ad affrontare la scena e il fuoco dello sguardo da un altro mondo - sono il nucleo centrale. Nel rapporto tra Taviani e Barba, si sviluppa un modo diverso di pensare e vedere il teatro, fino alla nascita dell'antropologia teatrale e del terzo teatro. Un documentario di Carla Fioravanti.
14 Dic 2022

3. I segreti della Commedia dell'Arte

Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro - Partire dalla Commedia dell'Arte, per Taviani, significava osservare nella storia, la nascita e la creazione di comunità indipendenti, Nando le chiamava "enclaves": cittadelle senza luogo, isole in cui si applicavano forme proprie di pensiero e sensibilità. Da qui, il teatro come forma di resistenza, per proteggere i teatri senza terra, per interrogarsi sulla presenza delle comunità indipendenti all'interno della storia, in una continuità che arriva fino a Molière. Il teatro come situazione umana, il rapporto con il potere e la repressione ideologica: i gruppi, le "enclaves", vivevano una situazione di marginalità attiva: pur scegliendo i margini, erano protagonisti, nel rifiuto di qualsiasi forma di adattamento. Vivevano sul confine di un mondo altro, e da questo mondo, erano pronti ad aggredire. Dalla fascinazione del teatro, alla Commedia dell'Arte, ai gruppi degli anni '70, si osserva così, un nuovo sistema di vita. Un documentario di Carla Fioravanti.
15 Dic 2022

4. La scena sulla coscienza

Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro - Nando Taviani e la scrittura: la capacità di ribaltare i luoghi comuni, lo specchio di un'azione contrapposta alle autorità costituite. Gli esercizi di libertà intellettuale, basati su giochi paradossali e le logiche d'indagine drammaturgica, costituivano, nella ricerca di Taviani, il volume invisibile della scrittura e lo studio della storia come repertorio del possibile. In "Uomini di scena e uomini di libro", arriva ad una riflessione che lo porterà a piazzare "la scena sulla coscienza", lottando contro l'irrefrenabile tendenza, dell'azione teatrale, o della ricerca storica, a trasformarsi in qualcosa che sia un'opera, per restituire invece un'azione creativa aperta.
16 Dic 2022

5. Lo spettatore e la Storia

Ferdinando Taviani e la fascinazione del teatro - Nando Taviani, aveva sviluppato un modo diverso di studiare il teatro e la storia, negli anni dei movimenti politici, in cui nasceva la nuova energia portata dall'osmosi tra culture e nazionalità diverse. Osservando con attenzione, e in modo speculare, due importanti figure della cultura italiana, come Carlo Ginsburg e Cesare Garboli, Taviani rileva in trasparenza la microstoria e la ricerca dell'autore su di sé e il proprio tempo, per approdare alla storia come terra di liberazione. Infine, la chiave dello storico del teatro, per Taviani, è nascosta nella relazione con lo spettatore. La presenza dello spettatore prende e dà corpo all'esperienza teatrale, e l'atto misterioso dell'azione sulla scena, si determina grazie alle sue qualità taumaturgiche, umane, personali e sociali.