Tre soldi Balilla Blues
Balilla Blues
"Balilla Blues" di Cristiano Cenci e Alice Gussoni - Il vociare di una folla eccitata si fa strada nel fruscio di una vecchia registrazione: "Duce! Evviva il Duce!" si leva chiara e forte la voce di un bambino. L'uomo tanto invocato parla con voce perentoria: "Questo è il passato, ma noi fascisti non viviamo sul passato …" Gli applausi e le grida di approvazione sfumano in un lungo silenzio. Sentiamo la voce di Ivano Cipriani, classe '26, che ci racconta l'inizio della sua storia: "Quando nacqui mia madre aveva trentun anni. Figlio di una vecchia ero predisposto a malattie e inganni. Mi dettero il nome di Ivano, anche se in realtà avrebbero voluto chiamarmi Ivan, ma l'impiegato dell'anagrafe spiegò a mio padre che il Duce aveva proibito di usare nomi stranieri". Figlio di antifascisti costretti a lasciare la Toscana per rifugiarsi a Roma, Ivano Cipriani ha deciso di scrivere un diario in tarda età, nel quale ricostruisce i primi anni della sua infanzia e adolescenza. Quasi 100 anni dopo è lo stesso Ivano a raccontare questa storia dal suo inizio fino a un'epifania musicale inaspettata. Il diario omonimo, pubblicato da Terre di mezzo Editore, è stato vincitore del Premio Pieve dell' Archivio dei diari .