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Pantheon #01 Hannah Arendt tra passato e futuro

Pantheon

#01 Hannah Arendt tra passato e futuro

L'11 aprile 1961, esattamente 60 anni fa, Hannah Arendt assisteva a Gerusalemme all'avvio del processo ad Adolf Eichmann, vero e proprio sovrintendente delle operazioni di deportazione degli ebrei verso i campi di sterminio. I resoconti della Arendt, dapprima pubblicati sulla rivista «The New Yorker», divennero poi un libro che reca nel titolo la folgorante intuizione da lei avuta mentre seguiva le udienze del processo: che si fa il male non solo per odio, o per fanatismo, ma perché si smette di pensare, rifugiandosi nel gergo della burocrazia, e che perciò il male non ha profondità, proprio perché porta con sé l'assenza di pensiero. Proprio la banalità del male, la formula scelta in quell'occasione da Hannah Arendt, è il punto di partenza di questo ciclo e, l'elaborazione di questa riflessione, a partire dall'esperienza diretta del processo ad Eichmann, il fulcro di questa prima conversazione di Stefano Catucci con la storica Anna Foa. Letture di Monica Demuru

10 Apr 2021