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Pagina 3
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Pagina 3 con Silvia Bencivelli
Paradisi | La Tanzania e Zanzibar sono rimaste aperte al turismo di massa. Per molti grandi hotel il lavoro è aumentato improvvisamente dalla fine di ottobre: tutti girano senza mascherina e i visitatori non devono sottoporsi a test e quarantene, uno stigma al contrario dove chi indossa la mascherina è guardato storto. Ma solo perché le autorità non fanno sapere nulla su contagi e vittime e sostengono di aver debellato il virus. Il miliardario russo Igor Susin è stato trovato morto in una stanza d’hotel e due giorni fa è anche il primo vice presidente di Zanzibar, per complicanze riconducibili al coronavirus. Anne Kidmose, su Internazionale, dal giornale danese Weekendavisen (ovvero The Weekend Newspaper in English).
Eco | “La stanza di Eco è il luogo dove compaiono ancora le cose nuove, perché il suo prodigioso meccano ti da tutti i pezzi per costruire”. Ricordo di Furio Colombo dell’intellettuale che sapeva giocare: Furio e Umberto “lo stesso bambino” tra Resistenza, partigiani, antifascismo, la memoria tenace dei fumetti americani. Colombo ripercorre l“Antropologia al rovescio”, Luciano Berio e il laboratorio di fonologia musicale, il Gruppo 63, l’ “Io non sono in vendita” con la fondazione de La nave di Teseo. Risuona l’Eco di Umberto un indagatore di misteri che non finiscono. Dal Fatto Quotidiano
Arte | Nel 1913 l’artista Gino Severini sposa Jeane Fort. In un clima giocoso e iconoclasta i testimoni erano Apollinaire (cubismo e Francia) e Marinetti (futurismo e Italia), tra gli invitati Matisse, Picasso, Modigliani. Un evento magico dell’arte, un’esplosione di creatività, cancellata un anno dopo dal massacro della Prima guerra mondiale, raccontato nel libro “Scene di un matrimonio futurista”, con fotografie d’epoca trascolorate in illustrazioni d’arte. Natalia Aspesi su Venerdì di Repubblica.
Generazioni | “Sì, la generazione dei tuoi genitori è fastidiosa. Ma ascolta un attimo: vale la pena salvare gli ideali liberali di vecchia scuola”. Sahil Handa, ventidue anni e dottorando in sociologia ad Harvard cerca di fare una sorta di analisi dello stereotipo generazionale per cui non è solo il vecchio che aggrotta la fronte al giovane, ma la Generazione Z che alza le sopracciglia guardando i vecchi. Ogni generazione vive nel mondo dei suoi predecessori: i boomer, ad esempio, non hanno creato la cultura permissiva degli anni Sessanta, ma ne hanno goduto. Anche la Gen Z ha fatto propri gli ideali liberali che ha ereditato. Da Domani
Geografie | Carlo Donati in “Strada Nove”, divisa in due volumi da Rimini a Bologna e da Modena a Piacenza, percorre i territori, i paesi e le città che sono un bacino straordinario di storie. L’autore, on the road ricorda Zavattini, omaggia Guareschi, Bevilacqua e i Bertolucci, il melodramma, Stendhal e il mistero della Certosa. Andata e mille ritorni lungo la Via Emilia di Carlo Donati, Giangiacomo Schiavi dal Corriere della Sera
Oltre la diretta del 19/2/2021
Teologia | Il biblista Walter Vogels indaga la questione del “resto” come unità residuale che sembra indicare il declino, ma in realtà può annunciare una rinascita. Come Israele dell’Antico Testamento, vale anche per il cristianesimo di oggi? Roberto Righetto su Avvenire
Colonizzazione | Quello dei meticci, figli della colonizzazione, di matrimoni misti tra coloni italiani e donne africane è un tema poco conosciuto in Italia, ma è parte centrale della storia personale di Vittorio Longhi. Giornalista d’inchiesta sulle rotte migratorie, si racconta nel libro “Il colore del nome”, sull’onda lunga di un passato con cui l’Italia non ha fatto i conti fino in fondo. “Noi meticci” scrive, “ci hanno abbandonati in Eritrea. A Roma non c’è mai stata una Norimberga”. Lorenzo Cremonesi su Sette.
Streaming | Un viaggio nella nuova polemica di Martin Scorsese. Perché Scorsese ce l’ha così tanto con le piattaforme di streaming e con Netflix? Se il prossimo film da vedere te lo suggerisce un algoritmo che si basa su quello che hai già visto, e questi suggerimenti sono basati solo sugli argomenti trattati o sul genere, che cosa comporta questo per l’arte del cinema? Un saggio pubblicato su Harper’s a firma Scorsese, appunto, e intitolato “Il maestro Federico Fellini and the lost of magic cinema. Da Esquire.
Il brano che accompagna la puntata è “Our Delight”, di Tadd Dameron, dall’Album del 1979 “Our Delights” dei pianisti Tommy Flanagan & Hank Jones.
Eco | “La stanza di Eco è il luogo dove compaiono ancora le cose nuove, perché il suo prodigioso meccano ti da tutti i pezzi per costruire”. Ricordo di Furio Colombo dell’intellettuale che sapeva giocare: Furio e Umberto “lo stesso bambino” tra Resistenza, partigiani, antifascismo, la memoria tenace dei fumetti americani. Colombo ripercorre l“Antropologia al rovescio”, Luciano Berio e il laboratorio di fonologia musicale, il Gruppo 63, l’ “Io non sono in vendita” con la fondazione de La nave di Teseo. Risuona l’Eco di Umberto un indagatore di misteri che non finiscono. Dal Fatto Quotidiano
Arte | Nel 1913 l’artista Gino Severini sposa Jeane Fort. In un clima giocoso e iconoclasta i testimoni erano Apollinaire (cubismo e Francia) e Marinetti (futurismo e Italia), tra gli invitati Matisse, Picasso, Modigliani. Un evento magico dell’arte, un’esplosione di creatività, cancellata un anno dopo dal massacro della Prima guerra mondiale, raccontato nel libro “Scene di un matrimonio futurista”, con fotografie d’epoca trascolorate in illustrazioni d’arte. Natalia Aspesi su Venerdì di Repubblica.
Generazioni | “Sì, la generazione dei tuoi genitori è fastidiosa. Ma ascolta un attimo: vale la pena salvare gli ideali liberali di vecchia scuola”. Sahil Handa, ventidue anni e dottorando in sociologia ad Harvard cerca di fare una sorta di analisi dello stereotipo generazionale per cui non è solo il vecchio che aggrotta la fronte al giovane, ma la Generazione Z che alza le sopracciglia guardando i vecchi. Ogni generazione vive nel mondo dei suoi predecessori: i boomer, ad esempio, non hanno creato la cultura permissiva degli anni Sessanta, ma ne hanno goduto. Anche la Gen Z ha fatto propri gli ideali liberali che ha ereditato. Da Domani
Geografie | Carlo Donati in “Strada Nove”, divisa in due volumi da Rimini a Bologna e da Modena a Piacenza, percorre i territori, i paesi e le città che sono un bacino straordinario di storie. L’autore, on the road ricorda Zavattini, omaggia Guareschi, Bevilacqua e i Bertolucci, il melodramma, Stendhal e il mistero della Certosa. Andata e mille ritorni lungo la Via Emilia di Carlo Donati, Giangiacomo Schiavi dal Corriere della Sera
Oltre la diretta del 19/2/2021
Teologia | Il biblista Walter Vogels indaga la questione del “resto” come unità residuale che sembra indicare il declino, ma in realtà può annunciare una rinascita. Come Israele dell’Antico Testamento, vale anche per il cristianesimo di oggi? Roberto Righetto su Avvenire
Colonizzazione | Quello dei meticci, figli della colonizzazione, di matrimoni misti tra coloni italiani e donne africane è un tema poco conosciuto in Italia, ma è parte centrale della storia personale di Vittorio Longhi. Giornalista d’inchiesta sulle rotte migratorie, si racconta nel libro “Il colore del nome”, sull’onda lunga di un passato con cui l’Italia non ha fatto i conti fino in fondo. “Noi meticci” scrive, “ci hanno abbandonati in Eritrea. A Roma non c’è mai stata una Norimberga”. Lorenzo Cremonesi su Sette.
Streaming | Un viaggio nella nuova polemica di Martin Scorsese. Perché Scorsese ce l’ha così tanto con le piattaforme di streaming e con Netflix? Se il prossimo film da vedere te lo suggerisce un algoritmo che si basa su quello che hai già visto, e questi suggerimenti sono basati solo sugli argomenti trattati o sul genere, che cosa comporta questo per l’arte del cinema? Un saggio pubblicato su Harper’s a firma Scorsese, appunto, e intitolato “Il maestro Federico Fellini and the lost of magic cinema. Da Esquire.
Il brano che accompagna la puntata è “Our Delight”, di Tadd Dameron, dall’Album del 1979 “Our Delights” dei pianisti Tommy Flanagan & Hank Jones.