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Radio3 Suite - Magazine
La mostra Italia in-attesa 12 racconti fotografici I il volume "Soft power"

Italia in-attesa 12 racconti fotografici
a cura di Margherita Guccione, Carlo Birrozzi, Flaminia Gennari Santori
Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini fino al 13 giugno
Olivo Barbieri, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Paola De Pietri, Ilaria Ferretti, Guido Guidi, Andrea Jemolo, Francesco Jodice, Allegra Martin, Walter Niedermayr, George Tatge
Le opere fotografiche sono di dodici autori: Olivo Barbieri, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Paola De Pietri, Ilaria Ferretti, Guido Guidi, Andrea Jemolo, Francesco Jodice, Allegra Martin, Walter Niedermayr, George Tatge. Gli autori selezionati hanno realizzato progetti fotografici che raccontano il vuoto e la sospensione nella vita ordinaria in un momento straordinario come la pandemia, hanno sondato paesaggi urbani ed extra-urbani, siti e luoghi della cultura della Penisola, i loro stessi luoghi e gli spazi prossimi ad essi. Le immagini prodotte spaziano tra diversi generi e generazioni, tra diverse modalità e tecniche, tra tradizione e sperimentazione. Obiettivo del progetto e della mostra, infatti, è quello di proporre un racconto corale e polifonico della situazione attuale, dando allo stesso tempo conto di come il lockdown e l’emergenza sanitaria possano aver influito sullo sguardo di alcuni dei principali narratori visivi italiani.
Al telefono Margherita Guccione, Francesco Jodice e Paola De Pietri
Gaetano Castellini Curiel, Soft power e l’arte della diplomazia culturale, Le Lettere
Nel corso dei secoli, diverse nazioni hanno compreso l'importanza di "esportare" il proprio patrimonio culturale per consolidare il proprio ruolo geopolitico. Tra questi gli Stati Uniti, ad esempio, quando hanno consapevolmente costruito a fini politici una propria narrazione culturale sul terreno internazionale durante la guerra fredda, utilizzando la musica jazz come strumento di propaganda americana in Unione Sovietica, o quando le opere di Pollock e di altri espressionisti astratti assursero a manifesto globale di libertà e democrazia. Soft Power analizza a fondo questo ed altri momenti della storia della diplomazia culturale messa in opera dai principali attori della scena internazionale, offrendo una nuova chiave di lettura con cui analizzarne i rapporti nei diversi ambiti della cultura, in particolare le arti visive, la musica e il cinema. Il libro si conclude discutendo l'azione che i diversi "caratteri culturali" nazionali hanno svolto nell'influenzare le scelte di gestione e comunicazione politica e mediatica dell'attuale emergenza pandemica. Il saggio di Castellini sollecita efficacemente la riflessione su come il nostro Paese possa riconquistare il ruolo di riferimento culturale mondiale che ha avuto in diversi momenti della propria storia ed è una piacevole passeggiata di rilettura e scoperta attraverso episodi della storia contemporanea che sono inscritte nella nostra memoria di lettori di giornali o spettatori di TG.
Al telefono Gaetano Castellini Curiel