Il segreto vaccinale di Bibi

Circa il 20 per cento della popolazione israeliana ha ricevuto una prima dose di un vaccino contro il coronavirus, un tasso che ha superato di gran lunga il resto del mondo e che ha dato una spinta alla malconcia immagine nazionale del leader del Paese, Benjamin Netanyahu, in un momento critico.  “Durante la mia diciassettesima conversazione con il mio amico, CEO della Pfizer, Albert Bourla (figlio di sopravvissuti alla Shoah  ndr.), abbiamo concordato spedizioni più ingenti di vaccini, che ci consentiranno di vaccinare tutti i cittadini israeliani di età superiore ai sedici anni entro due mesi, al massimo, entro la fine di marzo", diceva alla stampa Bibi pochi giorni fa. 
Intanto ad Amnesty International  che lo accusa  di non fornire vaccini ai palestinesi risponde che gli accordi di Oslo dicono che é l'Autorità palestinese a gestire la sanità nei territori.    

Giovedì 14 gennaio alle 11.00 Anna Maria Giordano ne parlerà con Nello Del Gatto, corrispondente AGI a Gerusalemme.

Come i paesi dell'UE si procurano i vaccini? Quali sono gli accordi e come funzionano gli acquisti, i contratti e le distribuzioni?  Oggi proviamo a rispondere a queste domande sulla strategia dei vaccini a livello UE e lo facciamo con Fabiana Luca di Eunews.