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I teatri alla radio
Il Novecento francese: Genet, "Le serve (Les bonnes)", 1a parte

Con una commedia di Eugène Ionesco, “Amedeo come sbarazzarsene”, si conclude il lungo speciale dedicato a Gianrico Tedeschi, uno dei protagonisti del teatro italiano del dopoguerra, scomparso il 27 luglio scorso a Pettenasco, sul lago d’Orta, dopo aver compiuto pochi mesi prima cento anni.
La settimana teatrale di Radio Techete’ prosegue con l’ascolto di altre commedie di Ionesco e dell’opera più famosa di Jean Genet: “Le Serve”.
Ionesco, uno tra i più importanti scrittori del XX secolo, è, insieme a Beckett, il principale esponente di quel genere teatrale e filosofico definito “teatro dell’assurdo” dallo scrittore Martin Esslin, un teatro disintegrato, che è l’immagine di un mondo e di un’umanità priva di senso, fondato solo sulla certezza che non ci sono risposte da dare.
Eugène Ionesco, drammaturgo e saggista francese di origine rumene, nato a Slatina il 26 novembre del 1909 e morto a Parigi il 28 marzo del 1994, ha esordito a teatro con una spiazzante Cantatrice chauve (La cantante calva), anti-commedia in un atto, in cui l’illogicità, il non senso raggiungono l’acme. Seguono poi altri testi che accentuano l’aspetto metafisico del suo teatro, tutto teso a rappresentare la disperante condizione umana, come Vittime del dovere, Jacques o la sottomissione, Il rinoceronte, Il re muore.
I Teatri alla radio proseguono con l’ascolto di “Les bonnes” di Jean Genet, uno tra gli autori più discussi del Novecento. Nato a Parigi il 19 dicembre del 1910 e morto nella stessa città il 15 aprile del 1986, Genet ebbe una infanzia fatta di abbandoni e una vita travagliata alle spalle, che lo portò più volte in prigione. Iniziò a scrivere i primi testi, poesie e le bozze di un romanzo, pubblicandoli a sue spese. I suoi esperimenti letterari gli assicurarono una certa notorietà, soprattutto presso Jean Cocteau e Jean-Paul Sartre, che lo difesero anche dall’accusa di recidiva che rischiava di mandarlo in carcere a vita: Genet aveva rubato, infatti, un manoscritto originale in una libreria.
In seguito, iniziò a scrivere drammi, rappresentati con grande successo da registi importanti, nonostante la scabrosità dei temi trattati, come l’omosessualità e una sorta di attrazione per il male.