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Maturadio 23. La decolonizzazione del mondo

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23. La decolonizzazione del mondo

La decolonizzazione è il processo attraverso il quale le ex colonie – in Asia, in Africa e in Medio Oriente – diventano Stati-nazione formando il Terzo Mondo. Nel secondo dopoguerra, molti paesi colonizzati raggiunsero l'indipendenza ma questo processo portò non solo alla nascita di Stati-nazione ma anche a guerre e instabilità. Molti paesi ex colonie si ritrovarono dipendenti da un neocolonialismo economico rispetto alle ex potenze colonizzatrici. Nel mondo della Guerra fredda, dominato dalle due superpotenze Usa e URSS, alla Conferenza di Bandung (Indonesia) nel 1955, nacque il movimento dei Paesi "non allineati" e cioè neutrali rispetto ai due blocchi. In India, l'emancipazione dagli inglesi fu particolarmente violento e alla fine nel 1947 furono creati due Stati: l'Unione indiana a maggioranza indù ma costituzionalmente laica e il Pakistan musulmano. Ghandi sostenitore ad oltranza dell'idea di un unico Stato indiano si impegnò per la pace con qualsiasi mezzo non violento ma nel 1948 fu assassinato da un fanatico Indù. In Cina, la guerra civile pluriennale tra le forze nazionaliste di Chiang Kai-shek e quelle comuniste di Mao Tse-Tung si risolse con la vittoria di quest'ultimo che nel 1949 proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese. Mao già nel 1950 stipulò un alleanza con l'URSS. La fine del mandato britannico sulla Palestina e la nascita nel 1948 dello Stato d'Israele segnò l'inizio di un conflitto che dura ancora oggi. In Africa, il processo di decolonizzazione cominciò un po' più tardi che in Asia e Medio Oriente ma fu più rapido e si concluse tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta con un semi fallimento: le elite locali in molti paesi sono state incapaci di gestire la transizione democratica e, di fatto, il Continente è ancora oggi preda di interessi neocoloniali.

02 Giu 2020