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Maturadio 12. L'Italia fascista

Maturadio

12. L'Italia fascista

Subito dopo il discorso alla Camera del 3 gennaio 1925, Mussolini cominciò a costruire le basi della sua dittatura attraverso le leggi fascistissime, norme repressive che sospendevano le libertà costituzionali, scioglievano i sindacati e tutti i partiti d'opposizione, proibivano gli scioperi e la libertà di stampa e istituivano un vero e proprio stato di polizia. La dittatura fascista si rafforzò attuando una politica economica protezionistica, risolvendo la controversia tra Stato e Chiesa con i Patti Lateranensi del 1929 e dedicandosi all'organizzazione del consenso fascistizzando la società. In politica estera, Mussolini impresse una svolta imperialista, conquistando l'Etiopia nel 1935. Per questo l'Italia subì sanzioni internazionali e si avvicinò sempre più alla Germania di Hitler. Nel frattempo, nel novembre del 1938 furono approvate in Italia le leggi razziali antiebraiche che, anche grazie a un retroterra culturale non estraneo all'antigiudaismo cattolico, furono applicate con grande solerzia escludendo da un giorno all'altro, dalla vita civile e politica del paese, oltre 50 mila ebrei italiani. Le leggi razziali contribuirono a rafforzare il carattere totalitario del regime e a legarlo sempre di più alla Germania nazista, con cui l'Italia firmò il Patto d'Acciaio nel 1939.

02 Giu 2020