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Le storie della radio
Michelangelo secondo Dario Fo, 1ª parte

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Spettacolo-lezione registrato al Teatro Romano di Fiesole e che Radio Techetè – a cura di Edoardo Melchiorri - propone in tre parti.
“Michelagniolo. Tegno nelle mani occhi e orecchi”: Dario Fo racconta e canta l’arte di Michelangelo e il suo tempo.
Scrive Dario Fo per l’introduzione: "Michelangelo è nato a Caprese nei pressi di Arezzo il 6 marzo del 1475 ed è campato fino a quasi 90 anni. Una ventina d'anni prima della sua nascita, nel 1452, a Vinci, borgo nei pressi di Firenze, nasceva Leonardo, e pochi anni dopo Raffaello a Urbino. Tutti e tre hanno trovato la matrice essenziale della propria genialità in Firenze ove imparano a dipingere, a scolpire e a progettare architetture. In quegli anni a cavallo del Cinquecento vengono al mondo, apprendono e producono, soprattutto a Firenze, centinaia di giovani talenti che diverranno, oltre che artisti, sommi statisti e intellettuali, come Machiavelli, Sederini e Guicciardini, oppure filosofi, musici, incisori, poeti, storici, scienziati, imprenditori della lana e dell'edilizia, gran medici e speziali, astronomi e perfino ammiragli di flotte, scopritori di terre del Nuovo Mondo, per non parlare del numero incredibile di vescovi e papi che Firenze dà alla Chiesa. Ma come mai questa città è diventata il crogiolo di tanti maestri? Se si dovessero radunare tutte le opere prodotte dai suoi figli, naturali e acquisiti, nel tempo dell'Umanesimo e del Rinascimento, comprese quelle andate perdute, razziate nelle guerre, rubate e ora in collezioni private di tutto il mondo, con esse si riempirebbero tutti i musei d'ogni Paese e ne resterebbero d'avanzo! Cos'è, una casualità? Uno strano fenomeno che ha raccolto per follia genetica un Dna eccezionale fra i nativi della stessa città e nello stesso tempo?"
L’apprendistato nella bottega di Domenico Ghirlandaio. Savonarola e la Repubblica di Firenze. Il primo soggiorno romano. La Pietà e la memoria della madre morta giovane. Il rientro a Firenze nel 1501 e il David. Tecniche, strumenti, arnesi e materiali: le specificità della scultura.
Il contrastato ma proficuo rapporto con papa Giulio II Della Rovere. La volta della Cappella Sistina: analisi dell’impianto scenico e dell’iconografia. Interesse di Michelangelo per gli sviluppi contemporanei in campo astronomico. Il monumento sepolcrale per Giulio. Leone X e Clemente VII. Il sacco di Roma e le fortificazioni per Firenze. Le tombe medicee in San Lorenzo.
I sonetti, la figura morale e il coraggio civico di Michelangelo. L’amicizia con Vittoria Colonna. Paolo III Farnese e il Giudizio Universale. La composizione del grande affresco per la Sistina. I lavori per la Cappella Paolina. Le Pietà degli ultimi anni.
Scrive Dario Fo per l’introduzione: "Michelangelo è nato a Caprese nei pressi di Arezzo il 6 marzo del 1475 ed è campato fino a quasi 90 anni. Una ventina d'anni prima della sua nascita, nel 1452, a Vinci, borgo nei pressi di Firenze, nasceva Leonardo, e pochi anni dopo Raffaello a Urbino. Tutti e tre hanno trovato la matrice essenziale della propria genialità in Firenze ove imparano a dipingere, a scolpire e a progettare architetture. In quegli anni a cavallo del Cinquecento vengono al mondo, apprendono e producono, soprattutto a Firenze, centinaia di giovani talenti che diverranno, oltre che artisti, sommi statisti e intellettuali, come Machiavelli, Sederini e Guicciardini, oppure filosofi, musici, incisori, poeti, storici, scienziati, imprenditori della lana e dell'edilizia, gran medici e speziali, astronomi e perfino ammiragli di flotte, scopritori di terre del Nuovo Mondo, per non parlare del numero incredibile di vescovi e papi che Firenze dà alla Chiesa. Ma come mai questa città è diventata il crogiolo di tanti maestri? Se si dovessero radunare tutte le opere prodotte dai suoi figli, naturali e acquisiti, nel tempo dell'Umanesimo e del Rinascimento, comprese quelle andate perdute, razziate nelle guerre, rubate e ora in collezioni private di tutto il mondo, con esse si riempirebbero tutti i musei d'ogni Paese e ne resterebbero d'avanzo! Cos'è, una casualità? Uno strano fenomeno che ha raccolto per follia genetica un Dna eccezionale fra i nativi della stessa città e nello stesso tempo?"
L’apprendistato nella bottega di Domenico Ghirlandaio. Savonarola e la Repubblica di Firenze. Il primo soggiorno romano. La Pietà e la memoria della madre morta giovane. Il rientro a Firenze nel 1501 e il David. Tecniche, strumenti, arnesi e materiali: le specificità della scultura.
Il contrastato ma proficuo rapporto con papa Giulio II Della Rovere. La volta della Cappella Sistina: analisi dell’impianto scenico e dell’iconografia. Interesse di Michelangelo per gli sviluppi contemporanei in campo astronomico. Il monumento sepolcrale per Giulio. Leone X e Clemente VII. Il sacco di Roma e le fortificazioni per Firenze. Le tombe medicee in San Lorenzo.
I sonetti, la figura morale e il coraggio civico di Michelangelo. L’amicizia con Vittoria Colonna. Paolo III Farnese e il Giudizio Universale. La composizione del grande affresco per la Sistina. I lavori per la Cappella Paolina. Le Pietà degli ultimi anni.