Benvenuto in RaiPlay Radio. Questa la legenda per navigare tra i contenuti tramite tastiera.
I link principali corrispondenti alle varie sezioni del giornale sono stati associati a tasti di scelta rapida da tastiera.
Premere ALT + la lettera o il numero desiderat0 + INVIO:
ALT + 1 = Vai al canale Rai Radio 1
ALT + 2 = Vai al canale Rai Radio 2
ALT + 3 = Vai al canale Rai Radio 3
ALT + 4 = Vai al canale Rai Radio Tutta Italiana
ALT + 5 = Vai al canale Rai Radio Classica
ALT + 6 = Vai al canale Rai Radio Techetè
ALT + 7 = Vai al canale Rai Radio Live
ALT + 8 = Vai al canale Rai Radio Kids
ALT + 9 = Vai al canale Isoradio
ALT + 0 = Vai al canale Gr Parlamento
ALT + P = Play - ascolta la radio
ALT + 2 = Vai al canale Rai Radio 2
ALT + 3 = Vai al canale Rai Radio 3
ALT + 4 = Vai al canale Rai Radio Tutta Italiana
ALT + 5 = Vai al canale Rai Radio Classica
ALT + 6 = Vai al canale Rai Radio Techetè
ALT + 7 = Vai al canale Rai Radio Live
ALT + 8 = Vai al canale Rai Radio Kids
ALT + 9 = Vai al canale Isoradio
ALT + 0 = Vai al canale Gr Parlamento
ALT + P = Play - ascolta la radio
Le storie della radio
Chagall secondo Dario Fo, 1ª parte

Ascolta l'audio
Dario Fo racconta l'arte di Marc Chagall e il suo tempo. "La fantastica storia di Chagall" è lo spettacolo-lezione registrato nel 2016 al Teatro Grande di Brescia che Radio Techetè – a cura di Edoardo Melchiorri - propone in due parti
Dario Fo ripercorre le vicende di un artista la cui pittura aveva scoperto a Parigi appena finita la seconda guerra mondiale, quando aveva venti anni ed era un giovane studente dell’Accademia di Brera; un amore quello per Chagall che non lo lascerà per tutta la vita e condizionerà i suoi stessi modi di fare arte con temi condivisi come quelli del paradosso e della follia surreale. «Nel tempo in cui mi trovavo a Parigi ho avuto la fortuna di poter assistere alla più grande mostra di Chagall del dopoguerra, tra dipinti come la passeggiata del pittore che tiene per mano la moglie, Bella, così si chiamava, che vola in alto per aria con espressione soddisfatta e sorriso deliziato. E poi il ritratto dei due innamorati che si baciano con tenerezza e un nudo della sua compagna davvero splendido che, a quel tempo, avevo riprodotto».
“La fantastica storia di Chagall” porta sul palcoscenico la vita di Marc (1887 – 1985) che si fonde e si confonde poeticamente con quella di Dario (1926 – 2016), malgrado i due non si siano mai incrociati nella realtà. Un fanciullo di 97 anni, Marc Chagall secondo la definizione di Dario Fo. Era nato nel 1887 in una famiglia ebraica di un villaggio dell’impero russo che adesso si trova in Bielorussia. Si trasferirà a San Pietroburgo per studiare pittura, per poi raggiungere nel 1910 Parigi dove si inserisce nella comunità artistica di Montparnasse. L’intenso rapporto con la moglie Bella – o forse è Franca? – narrato da Dario Fo in prima persona, come fosse lo stesso Chagall a raccontare. L’amicizia con Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay, Fernand Léger. La partenza nel 1941 alla volta degli Stati Uniti per salvarsi dalle razzie naziste. «Ora, a chi scriverò le mie lettere, ora che non c’è più chi le legga per prima?»: lo spettacolo si chiude con la morte di Bella, un colpo durissimo per Chagall in cui non è improprio leggere un riferimento alla scomparsa di Franca Rame. Dario Fo verrà a mancare pochi mesi dopo lo spettacolo.
“La fantastica storia di Chagall” porta sul palcoscenico la vita di Marc (1887 – 1985) che si fonde e si confonde poeticamente con quella di Dario (1926 – 2016), malgrado i due non si siano mai incrociati nella realtà. Un fanciullo di 97 anni, Marc Chagall secondo la definizione di Dario Fo. Era nato nel 1887 in una famiglia ebraica di un villaggio dell’impero russo che adesso si trova in Bielorussia. Si trasferirà a San Pietroburgo per studiare pittura, per poi raggiungere nel 1910 Parigi dove si inserisce nella comunità artistica di Montparnasse. L’intenso rapporto con la moglie Bella – o forse è Franca? – narrato da Dario Fo in prima persona, come fosse lo stesso Chagall a raccontare. L’amicizia con Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay, Fernand Léger. La partenza nel 1941 alla volta degli Stati Uniti per salvarsi dalle razzie naziste. «Ora, a chi scriverò le mie lettere, ora che non c’è più chi le legga per prima?»: lo spettacolo si chiude con la morte di Bella, un colpo durissimo per Chagall in cui non è improprio leggere un riferimento alla scomparsa di Franca Rame. Dario Fo verrà a mancare pochi mesi dopo lo spettacolo.