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Non è un Paese per Giovani IO SONO MIO PADRE

Non è un Paese per Giovani

IO SONO MIO PADRE

Io sono lui, dai. Ognuno di noi è anche un'altra cosa: un gatto, un merlo, una nuvola...Io sono mio padre. Lo vedo da come mi muovo, da come mi siedo, sono identico. Finisco di mangiare nella stessa maniera, con quell'espressione appagata che rasenta la goduria. Quando sorrido stringo gli occhi e se piango lo faccio come lui, sommessamente. Sono mio padre perché mi vergogno e guardo di lato se mi fanno i complimenti, sorrido e cambio discorso, alzando il tono della voce.

22 Nov 2018