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Radio3 Mondo
Le nuove alleanze in Siria

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L'accordo USA-Turchia prevede il ritiro dei curdi siriani da Manbij nel giro di trenta giorni nonché la sorveglianza congiunta dei due paesi. Una svolta strategica che tradisce i curdi siriani delle Unità di protezione popolare (YPG), uno dei maggiori alleati degli USA.
Un nuovo accordo per la Siria arriva da Manbij. Gli Stati Uniti e la Turchia hanno trovato un’intesa sulla città nel nord della Siria che fino al 2016 era sotto il controllo dello Stato Islamico. La liberazione di Manbij è stata effettuata grazie anche alle forze che includevano i curdi siriani delle Unità di protezione popolare (YPG). Dopo la presa della città di Afrin nell’offensiva turca “Ramoscello d’Ulivo”, la città di Manbij rappresentava il simbolo di un possibile scontro fra gli Usa e la Turchia, entrambi membri della NATO. I turchi non volevano che la città fosse controllata dai curdi siriani dell’YPG, che considerano un gruppo terroristico ma che allo stesso tempo sono alleati degli Stati Uniti nella guerra contro l’ISIS. L’accordo trovato prevede il ritiro dei curdi siriani da Manbij nel giro di trenta giorni nonché la sorveglianza congiunta da parte degli americani e i turchi. Una svolta strategica che tradisce i curdi siriani delle Unità di protezione popolare (YPG), uno dei maggiori alleati degli USA.
Lunedì 11 giugno alle 11.00 Roberto Zichittella ne parlerà con Marina Calculli, lecturer in relazioni internazionali del Medio Oriente presso l’Università di Leiden in Olanda. E’ autrice di “Come uno stato. Hizbullah e la mimesi strategica”, in uscita a giugno per Vita e Pensiero; con Fazila Mat, giornalista e ricercatrice di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e con Marco Ansaldo, corrispondente dalla Turchia per il quotdiano La Repubblica.
Lunedì 11 giugno alle 11.00 Roberto Zichittella ne parlerà con Marina Calculli, lecturer in relazioni internazionali del Medio Oriente presso l’Università di Leiden in Olanda. E’ autrice di “Come uno stato. Hizbullah e la mimesi strategica”, in uscita a giugno per Vita e Pensiero; con Fazila Mat, giornalista e ricercatrice di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e con Marco Ansaldo, corrispondente dalla Turchia per il quotdiano La Repubblica.