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Gettoni di Letteratura
Louisa May Alcott 3 | Piccole donne

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"Ho deciso di tentare la fortuna; così, col mio piccolo baule di abiti fatti in casa, i miei manoscritti e venti dollari ricevuti dalla Gazzetta per i miei racconti, parto accompagnata dalla benedizione di mia madre, in una giornata piovosa del mese più triste dell'anno".
Louisa May Alcott, nel 1849, a 17 anni, parte per Boston alla ricerca di lavoro e fortuna e, come Jo, la protagonista del suo futuro romanzo Piccole donne, va a fare la governante a casa di una famiglia. Vive in una soffitta e resta sveglia fino all’alba per scrivere racconti e fantasticare su nuovi romanzi. A quell’epoca ha già scritto una raccolta di racconti natalizi intitolata Christmas Elves, che però nessun editore accetta di pubblicare, anche se pare sia stata lei la prima a menzionare i famosi elfi natalizi. Ha scritto anche una raccolta di favole che ha intitolato Fiabe floreali e che raccontano storie di fate e folletti, con insegnamenti sulla natura e la necessità di rispettarla. Ma riesce a pubblicarla solo sei anni più tardi perché, la prima volta, il manoscritto le viene restituito con questo commento: “Pensate a far la maestra, signorina Alcott, non siete una scrittrice”. Louisa, imperterrita, continua a scrivere, anche solo per rimpinguare le drammatiche finanze domestiche e, nel 1866, pubblica sotto pseudonimo alcuni romanzi di stile gotico come Dietro la maschera o Il fantasma dell’Abate. Intanto però viene a sapere di lei Thomas Niles, socio e direttore della casa editrice Roberts Brothers, che le propone di scrivere un libro per ragazze. Louisa all’inizio rifiuta dicendo di non conoscere bene le fanciulle, ma lui insiste, le dice “Vorrei che provaste”, e accetta. Si racconta l’editore aveva dato il manoscritto di Piccole donne da leggere alla sua nipotina e, poco dopo, l’aveva ritrovata completamente immersa nella storia, a volte sorridente, a volte con gli occhi pieni di lacrime. E così, non ebbero dubbi a pubblicarlo subito. È il 1868 e Louisa May Alcott in pochi mesi scrive il primo libro delle Piccole Donne e dalla pubblicazione guadagna molto: “Fu il primo uovo d’oro del brutto anatroccolo” appunta sul suo diario. Sette mesi dopo, il successo si replica con il romanzo Good wives. Louisa è ormai una scrittrice affermata di romanzi per ragazzi e lavora fino a quattordici ore al giorno, per pubblicare anche un altro romanzo, dal titolo “Una ragazza fuori moda”. Ecco cosa scrive Louisa May Alcott sul suo metodo di scrittura:
Il mio metodo di lavoro è molto semplice… la mia mente è il mio studio e qui io conservo i vari progetti delle narrazioni talvolta per anni e quando essi si sono sviluppati io sono pronta a metterli sulla carta. Quindi è un lavoro rapido e i capitoli vanno giù parola per parola e non vi è bisogno di modificarli. Non faccio nessuna copia. Ho l’abitudine di scrivere dalla mattina alla sera senza stancarmi quando sono raccolte le energie. Mentre un racconto è in corso, io vivo in esso, vedo i personaggi come se fossero persone reali, mi girano intorno, li sento parlare e sono molto interessata, sorpresa e commossa dalle loro azioni. Il materiale dei racconti per fanciulli lo trovo nella vita dei piccoli intorno a me, poiché nessuno può inventare qualcosa di così divertente, grazioso o commovente come le parole e le azioni di questi piccoli attori…
Bibliografia essenziale
Non ho paura delle tempeste. Vita e opere di Louisa May Alcott di Romina Angelici (ed flower-ed)
Louisa May Alcott. Un ricordo di Lurabel Harlow (ed flower-ed) >>
Il mio metodo di lavoro è molto semplice… la mia mente è il mio studio e qui io conservo i vari progetti delle narrazioni talvolta per anni e quando essi si sono sviluppati io sono pronta a metterli sulla carta. Quindi è un lavoro rapido e i capitoli vanno giù parola per parola e non vi è bisogno di modificarli. Non faccio nessuna copia. Ho l’abitudine di scrivere dalla mattina alla sera senza stancarmi quando sono raccolte le energie. Mentre un racconto è in corso, io vivo in esso, vedo i personaggi come se fossero persone reali, mi girano intorno, li sento parlare e sono molto interessata, sorpresa e commossa dalle loro azioni. Il materiale dei racconti per fanciulli lo trovo nella vita dei piccoli intorno a me, poiché nessuno può inventare qualcosa di così divertente, grazioso o commovente come le parole e le azioni di questi piccoli attori…
Bibliografia essenziale
Non ho paura delle tempeste. Vita e opere di Louisa May Alcott di Romina Angelici (ed flower-ed)
Louisa May Alcott. Un ricordo di Lurabel Harlow (ed flower-ed) >>