ALT + 2 = Vai al canale Rai Radio 2
ALT + 3 = Vai al canale Rai Radio 3
ALT + 4 = Vai al canale Rai Radio Tutta Italiana
ALT + 5 = Vai al canale Rai Radio Classica
ALT + 6 = Vai al canale Rai Radio Techetè
ALT + 7 = Vai al canale Rai Radio Live
ALT + 8 = Vai al canale Rai Radio Kids
ALT + 9 = Vai al canale Isoradio
ALT + 0 = Vai al canale Gr Parlamento
ALT + P = Play - ascolta la radio
Via Asiago 10
Tandem: episodi 3 e 4

Dal nostro archivio Tandem un esilarante originale radiofonico scritto da Edoardo Erba per Radiodue nel 1996. Protagonisti di questo giro d'Italia su due ruote e due sellini: Toni Garrani e Daniele Formica. Regia di Idalberto Fei
Rai Radio Techete' vi ripropone a cura di Elisabetta De Toma, Tandem divertentissimo sceneggiato con due protagonisti d’eccezione: Toni Garrani e Daniele Formica. Tanti gli interpreti che si avvicendano in questo vero e proprio giro d’Italia radiofonico. Tra gli altri: Silvio Spaccesi, Lino Capolicchio, Mario Valdemarin, Miranda Martino, Francesco Anzalone. Un ascolto davvero godibile reso ancora più accattivante dalle trovate registiche di Idalberto Fei.
Elisabetta De Toma lo ha incontrato per farsi svelare l’idea di partenza, aneddoti curiosi e il “dietro le quinte” della realizzazione. Di seguito il racconto del noto regista radiofonico:
Due uomini di mezza età girano l’Italia in bicicletta, in tandem per l’esattezza.
Il primo è un avvocato di provincia, vedovo, di quelli spersi nella vita.
L’altro ha un’intelligenza mefistofelica, una sorta di terzo occhio che gli consente di capire la realtà al di là dell’apparenza, quasi a compensazione di quegli occhi che madre natura gli ha dato e tolto, perché da qualche anno è completamente cieco.
Così il primo, l’avvocato, è costretto a riferirgli quello che vede e succede e a raccontarlo dunque anche agli ascoltatori; neanche a dirlo che ai due capitano le avventure più mirabolanti. E gli incontri più pericolosi e stravaganti.
Lo spunto, geniale, per questa storia venne all’autore Edoardo Erba quando incontrò una coppia come questa una volta che si trovò a seguire il Giro d’Italia per motivi di lavoro.
Nanà Mavaracchio, che mi viziava proponendomi sempre cose belle, me ne propose la regia, accettai con entusiasmo; scelto per il ruolo del guidatore Toni Garrani, gli chiesi che ne pensava di avere Daniele Formica come partner – era più importante che mai che fra i due protagonisti ci fosse una vera sintonia. Lui si alzò in piedi, esultante, erano anni che desiderava lavorare con lui, infatti per tutto il tempo delle riprese filarono d’amore e d’accordo, anzi alla minima pausa – bastava mi chinassi a raccogliere una matita – si mettevano a complottare fra loro come scolaretti, non ho mai capito bene di che cosa parlassero, più che di donne e motori credo di videogiochi o simili trastulli.
In regia, fantastici compagni di lavoro, avevo Emma Caggiano e Raffaele Vincenti, formando un trio che ci piaceva paragonare a quello formato a Hollywood negli anni ’40 da Bing Crosby, Bob Hope e Dorothy Lamour, con il risultato che da allora, nella nostra piccola mitologia amicale Emma ha preso il nome d’arte di Dorothy.
Un capitolo esilarane della preparazione fu quello della registrazione degli effetti sonori; dal momento che registrati non si trovavano, con Vincenti andammo a Villa Borghese e noleggiammo un tandem, io davanti e lui dietro con il registratore; pedalammo sull’asfalto, sull’erba, sulla ghiaia; schizzammo nelle pozzanghere – un bambino gridò: “Mamma, perché quei signori possono andare nelle pozzanghere e io no?”- alla fine, trovato un angolo riparato per non farci vedere da chi ci aveva noleggiato il mezzo, cominciammo a buttarlo a terra con fracasso, simulando una caduta: e fu allora che da dietro un cespuglio comparve una coppietta, rassettandosi alla meglio, il terrore negli occhi, ci mancò solo che lei gridasse 'Cielo, mio marito!'”.
Mi auguro che a distanza di venti anni lo sceneggiato abbia conservato la sua freschezza, questo sta agli ascoltatori giudicarlo.
Allora andò così bene, di ascolti e di critica – ricordo le recensioni di Carlo Ciavoni e Bruno Gambarotta – da spingerci a registrare, non molto tempo dopo, il seguito intitolato ANCORA IN TANDEM dove alla fantastica coppia si aggiunse la bravissima Angiolina Quinterno.
Idalberto Fei