1944 - La partita -

Sarnano è un piccolo paese delle Marche sui monti Sibillini, un gruppo di case appena sfiorate dalla guerra. Ma la mattina del 29 marzo del 1944 il borgo si sveglia a colpi di mortaio. Sono arrivati i nazisti insieme alla divisione M fedele al duce, e da quel giorno comincia una convivenza basata sul terrore. Durante l'occupazione accade qualcosa che nessuno si aspetta. Il comandante tedesco viene a sapere che a Sarnano vive Mario Maurelli, che prima della guerra era un arbitro di calcio internazionale. La sua richiesta è un ordine: organizzare una partita tra tedeschi e italiani. Ma in paese ci sono solo anziani, donne e bambini. I giovani sono tutti rifugiati in montagna. Toccherà a Maurelli convincere undici ragazzi rintanati sui monti a scendere in paese per giocare quella che potrebbe essere una partita con la morte. Alla fine scenderanno e giocheranno. Per salvarsi la vita, sì, ma anche per l'onore. Un podcast originale di Rai Radio1, di Silvia Ferreri con la regia di Leonardo Patané. I nostri ringraziamenti allo storico Matteo Petracci, a Simone Valli dell'ANPI e a Umberto Nigri, autore del documentario "La leggenda di Sarnano".

Episodi

1. La guerra in casa

Arrivano i nazifascisti, trascinano la popolazione in piazza e stanano e uccidono sei partigiani, minacciando di morte chiunque avesse coperto i ribelli. Poi occupano una delle ville più antiche del paese e lì si fermano di stanza.

2. Li faccia scendere

Il comandante nazista viene a sapere che a Sarnano vive, sfollato da Roma, un ex arbitro di calcio internazionale, Mario Maurelli. Lo fa convocare e gli propone una partita tra tedeschi e italiani. Alla risposta di Maurelli che in paese ci sono solo donne, anziani e bambini, l'ufficiale indica le montagne: "Li faccia scendere". Per Maurelli ha tutta l'aria di essere una trappola, ma la richiesta è un ordine. Dovrà convincere lui, per salvare il paese, undici ragazzi nascosti tra i monti a scendere a Sarnano per giocare una partita di calcio contro il nemico.

3. La strategia del terrore

Maurelli è stretto tra la minaccia dell'occupante e la paura di mettere i ragazzi intrappola. Gira famiglia per famiglia perché convincano figli e fratelli a scendere per la partita. Lui stesso, a garanzia della sua buona fede, convince suo fratello Mimmo a giocare. Ma i rifugiati non si fidano. Perché i nazisti arrivati a Sarnano non sono lì per caso. La loro presenza fa parte di un progetto strategico ben preciso. Le Marche sono diventate una zona importante per l'andamento della guerra. Le strade consolari che si uniscono a Salaria e Flaminia sono fondamentali per il controllo dell'area tra la linea Gustav e la linea Gotica. E per tenerle sotto controllo proprio quella divisione ha seminato stragi per tutto il territorio.

4. In campo con la paura

Alla fine Maurelli ce la fa. Mette insieme una squadra. E davanti a tutto il paese che assiste sulle gradinate intorno al campo, undici ragazzi scappati sulle montagne per sfuggire alla leva o alla deportazione, tornano in paese per giocare una partita di calcio contro i nazisti. Maurelli li rassicura, ha la parola del comandante tedesco. Ma nemmeno lui sa se fidarsi. 90 minuti quelli sul campo, tedeschi contro italiani. Una tregua o un agguato?