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Radio3 Mondo Elezioni locali in Turchia: il destino di Erdogan | Proteste a Gerusalemme, Tel Aviv e Amman

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Elezioni locali in Turchia: il destino di Erdogan | Proteste a Gerusalemme, Tel Aviv e Amman

Provata dalla vittoria di Tayyip Erdogan alle elezioni generali del 2023, l'opposizione turca rimonta e assesta un colpo importante al presidente turco nel voto locale di domenica scorsa. Le votazioni comunali del 31 marzo hanno segnato l'inizio di un cambiamento nel panorama politico profondamente diviso del Paese membro della NATO. Le speranze di trasformazione dell'opposizione sono state alimentate dai risultati delle elezioni locali del 2019, quando hanno sconfitto il Partito AK di Erdogan nelle due città principali, Istanbul e Ankara, che sono state gestite dall'AKP e dai suoi predecessori islamisti per 25 anni: ne parliamo con Lea Nocera, docente di turco e storia Turchia contemporanea all'Università L'Orientale di Napoli e autrice per Zazà de La finestra sul Mediterraneo, in collegamento da Istanbul | Sono stati messi da parte per un po', mentre lo shock e l'unità nazionale seguivano gli attacchi di Hamas del 7 ottobre - ma sei mesi dopo, migliaia di manifestanti sono di nuovo nelle strade di Israele. La guerra ha rafforzato la loro determinazione a destituire il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che è in carica da più tempo. A Gerusalemme, la polizia ha usato l'acqua di scarico - una sostanza maleodorante sparata dai cannoni ad acqua - per sgomberare i manifestanti. I vecchi slogan che chiedevano le sue dimissioni e le elezioni anticipate sono stati amplificati da quelli più recenti che chiedevano un accordo immediato per la liberazione dei circa 130 ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza: ne parliamo con Maria Gianniti, corrispondente RAI da Gerusalemme. Intanto ad Amman il governo giordano ha annunciato che permetterà proteste pacifiche presso l'ambasciata israeliana ma non violenze e danni alla proprietà pubblica. Migliaia di giordani si sono riuniti nei pressi dell'ambasciata domenica sera, per la settima notte consecutiva, per chiedere la fine del trattato di pace del Paese con Israele, nel contesto della guerra contro Gaza: ne parliamo con Amer Al Sabaileh, Professore universitario, analista geopolitico ed editorialista del Jordan Times e non resident fellow @StimsonCenter, Think tank statunitense con sede a Washington. Ai microfoni, Roberto Zichittella.

01 Apr 2024