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Qui comincia Jean Rolin, "Joséphine" (Quodlibet)

Qui comincia

Jean Rolin, "Joséphine" (Quodlibet)

Con Attilio Scarpellini. Scelte musicali di Ennio Speranza. Regia di Francesco Mandica | Jean Rolin, "Joséphine", trad. di Martina Cardelli (Quodlibet) | Joséphine è l'amante meravigliosa che il narratore ha perduto – morta di overdose a trentadue anni – nella notte tra il 25 e il 26 marzo 1993. A lei, un anno dopo, restituisce voce, gesti, smarrimenti, in una lettera postuma che l'asciuttezza e la laconicità del tono rendono commovente, scritta affinché «chi non l'ha mai conosciuta, chi non l'ha perduta», possa, leggendola, «innamorarsi perdutamente di lei». ll suo ritratto è consegnato in queste pagine all'affiorare dei ricordi, per trattenere ogni dettaglio e salvarlo dalla perdita irrimediabile della morte. Il narratore si limita a dire le loro gioie fugaci, i loro scherzi, i loro litigi, i loro viaggi, le loro notti gelide e luminose. E, anche, il rimorso per non aver saputo cogliere in tempo i segni di una disperazione e di un bisogno d'amore abissali.

15 Mar 2024