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Radio3 Mondo Voto pakistano | Il caos al Congresso e la sentenza su Trump scuotono gli USA

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Voto pakistano | Il caos al Congresso e la sentenza su Trump scuotono gli USA

L'8 febbraio, quando il Pakistan voterà alle elezioni nazionali, la democrazia del Paese dovrà affrontare la sua ultima prova. Si tratta di un'elezione che deciderà il prossimo governo della quinta nazione più popolosa del mondo: 128 milioni di persone si sono registrate per votare e scegliere 266 rappresentanti. Alcuni osservatori temono che la commissione elettorale di Islamabad possa rinviare il voto a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza e molti analisti temono che le elezioni, anche se si tenessero regolarmente, potrebbero non essere libere o giuste. Il Pakistan ha una lunga storia di interferenze politiche nei processi democratici da parte del suo potente esercito e questo rischio nel 2024 non viene meno: ne parliamo con Ejaz Ahmad, giornalista e mediatore culturale. Ha fondato l'associazione Nuove Diversità e il giornale Azad. Il Senato degli Stati Uniti ha di fatto affossato il pacchetto da 118 miliardi di dollari che include cospicui aiuti all'Ucraina (61 miliardi di dollari), a Israele (14 miliardi) e un fondo destinato a fronteggiare la crisi migratoria al confine con il Messico (20 miliardi). Un nutrito gruppo di repubblicani si oppone pervicacemente alla misura messa a punto dall'amministrazione Biden. Alcuni senatori stanno ora esplorando modi alternativi per inviare aiuti militari e finanziari a un'Ucraina sempre più in difficoltà. Una corte d'appello federale composta da tre giudici – di cui due nominati da Joe Biden – ha sentenziato in modo unanime che l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non gode dell'immunità dai procedimenti penali per presunti crimini commessi durante il suo mandato. Il riferimento è all'imputazione di aver cercato il 6 gennaio 2021 di rovesciare l'esito delle ultime elezioni presidenziali, che hanno visto vittorioso il rivale democratico Biden. La questione è di rilievo in ottica sia elettorale sia istituzionale. Trump potrebbe perdere le elezioni qualora il processo avesse luogo nei prossimi mesi, quando la campagna elettorale per le presidenziali Usa entrerà nel vivo. È probabile quindi che il tycoon chieda alla Corte suprema di riesaminare la decisione, mantenendo così l'iter giudiziario congelato: ne parliamo con Alessia De Luca, giornalista e responsabile ISPI per le relazioni transatlantiche. Ai microfoni, Anna Maria Giordano.

08 Feb 2024