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Radio3 Mondo Fine guerra mai? | Le rivolte della Baschiria | La Russia dietro la cortina

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Fine guerra mai? | Le rivolte della Baschiria | La Russia dietro la cortina

Netanyahu ha convocato una conferenza stampa per respingere i piani diplomatici su cui lavorano USA e Stati arabi per la risoluzione del conflitto, con l'ipotesi di istituzione di uno Stato palestinese. Il piano per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas prevede però non solo la creazione di uno Stato palestinese ma anche della normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele: si tratterebbe di una fase fondamentale degli accordi di Abramo, una fase che lo stesso presidente israeliano Herzog a Davos ha definito come "fondamentali" per porre fine alla guerra a Gaza. Intanto la maggioranza interna al governo Netanyahu traballa, così come quella all'interno del suo stesso partito, il Likud. Il ministro israeliano ed ex capo di Stato Maggiore Eisenkot, Sfidando Netanyahu, ha detto che parlare di "sconfitta assoluta" di Hamas è una favola e dice che sono necessarie nuove elezioni per ripristinare la fiducia del pubblico. Ne parliamo con Eric Salerno, giornalista, inviato speciale, esperto di questioni africane e mediorientali, ex corrispondente del Messaggero. | Lunedì centinaia di residenti della Repubblica russa del Bashkortostan hanno organizzato una grande protesta a sostegno di Fail Alsynov, attivista e leader di Bashkort, un'organizzazione politica che difende la sovranità della Baschiria che le autorità russe hanno bollato come estremista, decretandone la chiusura nel 2020. La manifestazione ha avuto luogo nella città di Baymak, dove il tribunale locale ha ascoltato le conclusioni del caso Alsynov, che è agli arresti da ottobre 2023 e che le autorità accusano di "incitamento all'odio etnico". Manifestazioni con questi numeri difficilmente trovano spazio nella federazione russa e ancora più difficilmente trovano eco all'estero. Ne parliamo con Rosalba Castelletti, inviata de La Repubblica a Mosca. |   Per gli osservatori occidentali la Russia è tornata a essere una terra lontana, misteriosa e ostile. Sembra inverosimile, nell'era dei social media, che si sappia così poco del Paese che ha sconvolto l'ordine internazionale, ma le ombre che circondano la Russia sono solo aumentate dai tempi dell'Unione Sovietica. Una cosa è osservare il Paese dall'esterno, un'altra è cercare di capire come i russi vivono la guerra e reagiscono alle sanzioni dall'interno, e cosa sperano che ci sia nel futuro. Ne parliamo con Marzio Mian, giornalista e scrittore, autore dell'articolo di copertina di Harper's Magazine di gennaio "Behind the Iron Curtain. Caviar, counterculture, and the cult of Stalin reborn". Con Anna Maria Giordano ai microfoni.

19 Gen 2024