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Qui comincia Orhan Pamuk, "Ricordi di montagne lontane" (Einaudi)/ Parole e immagini (Labirinto della Masone)

Qui comincia

Orhan Pamuk, "Ricordi di montagne lontane" (Einaudi)/ Parole e immagini (Labirinto della Masone)

Con Attilio Scarpellini. Scelte musicali e regia di Ennio Speranza | Orhan Pamuk, "Ricordi di montagne lontane", trad. di Margherita Botto (Einaudi) e Parole e immagini (Fontanellato, Parma, Labirinto della Masone, dal 18 novembre 2023 al 17 marzo 2024), a cura di Edoardo Pepino | Un libro e una mostra, un duplice omaggio allo scrittore premio Nobel per la letterature nel 2006 || Nel corso degli anni Pamuk ha continuato a riprendere, completare, riempire di schizzi le pagine rimaste in bianco dei suoi taccuini, dando vita a uno straordinario intreccio in cui sfumano spazi e tempi nella dolce, onirica malinconia dell'esperienza vissuta che diventa ricordo. «Fra i sette e i ventidue anni ho creduto che sarei stato un pittore. A ventidue anni il pittore in me è morto e ho cominciato a scrivere romanzi. Nel 2008 sono entrato in un negozio per uscirne con due sacchetti pieni di matite e pennelli, poi ho cominciato a disegnare su piccoli taccuini, fra il piacere e il timore. Sì, il pittore in me non era morto». Da oltre dieci anni Orhan Pamuk scrive e disegna quotidianamente sui suoi taccuini. Vi registra gli avvenimenti del giorno, annota le sue riflessioni sull'attualità, si interroga sull'architettura dei suoi libri, dialoga con i personaggi. Ai fogli di questi piccoli quaderni personali l'autore affida il racconto degli avvenimenti della giornata, consegna le riflessioni più sincere su attualità e politica, restituisce le emozioni e le sensazioni che il mondo offre con i suoi paesaggi, quando agli occhi si mostra «il nostro vero posto nell'universo». Qui, attraverso le magnifiche illustrazioni che accompagnano le parole, Pamuk rivela il suo eccezionale talento artistico. I taccuini rappresentano un vero e proprio laboratorio in cui immaginare trame e studiarne l'architettura, in un dialogo perpetuo con i personaggi dei libri che verranno. || Il Labirinto della Masone accoglie una nuova, grande mostra dedicata allo scrittore Orhan Pamuk, premio Nobel per la Letteratura nel 2006, e alla sua inedita produzione grafica. Da più di dieci anni, giorno dopo giorno, l'autore turco riempie le pagine dei suoi taccuini di paesaggi variopinti, spesso onirici, accompagnati da parole che si fanno a volte mare, a volte pioggia, a volte cielo fondendosi con l'immagine: di questi taccuini, dodici saranno esposti e commentati in un percorso immersivo, reale e spettacolare insieme. Fino ad oggi questa moltitudine sorprendente di opere, celate tra le pagine dei diari di Pamuk, è rimasta sconosciuta anche agli estimatori più attenti dell'autore turco. Attraverso speciali installazioni interattive, video e allestimenti multimediali i visitatori potranno scoprire una dimensione inedita dello scrittore, un mondo in cui si sciolgono i confini tra pittura e scrittura, tra alfabeto, segno e gesto: gli uni e gli altri si completano mostrando la forma più vicina al pensiero dell'artista.

17 Gen 2024