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Radio3 Scienza L'astrofisica con droni e palloni

Radio3 Scienza

L'astrofisica con droni e palloni

Sembra incredibile, ma i progressi nelle ricerche sull'origine dell'universo non hanno bisogno solo di potenti telescopi o di particolari satelliti che lavorano su ben precise lunghezze d'onda. Anche droni e palloni sonda possono svolgere un ruolo importantissimo se si tratta di calibrare gli strumenti che dovranno effettuare nuove misure, estremamente precise, della radiazione cosmica di fondo, l'eco del Big Bang. Così, un progetto denominato Polocalc (Polarization orientation calibrator for cosmology) creerà nei prossimi cinque anni una costellazione di sorgenti luminose, in volo su droni e palloni nel deserto di Atacama in Cile, per fornire un preciso sistema di riferimento per la messa a punto degli strumenti del nascente Simons Observatory, che diventerà un centro di eccellenza a livello mondiale per lo studio della radiazione residua del Big Bang, come ci dice Erminia Calabrese, cosmologa all'università di Cardiff e componente del comitato scientifico dell'osservatorio. L'ideatore del progetto Polocalc è Federico Nati, professore di cosmologia sperimentale all'università di Milano Bicocca, autore di "L'esperienza del cielo. Diario di un astrofisico" (La nave di Teseo, 2019). Nati ha vinto un finanziamento europeo di 2,4 milioni di euro per dare corpo a questa sua idea, dalla quale potrebbero scaturire importantissimi risultati per la cosmologia contemporanea. Avremo modo di far luce su alcune questioni ancora irrisolte, come la natura della materia oscura e dell'energia oscura, o l'esistenza di primordiali onde gravitazionali. Al microfono Marco Motta

19 Dic 2023