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Radio3 Mondo Patto migrazione e asilo UE | Frontex e la nave pirata | Tombe di migranti senza nome

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Patto migrazione e asilo UE | Frontex e la nave pirata | Tombe di migranti senza nome

L'Unione europea, dopo quattro anni di negoziati, ha concordato ieri un accordo che cambierà in modo significativo il modo in cui il blocco limita l'ingresso delle persone migranti, su come le sposta nei paesi dell'UE e che rende effettivamente più facile l'espulsione dei richiedenti asilo respinti. La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha salutato l'accordo come storico .Le ONG per i diritti umani denunciano il patto come "un sistema mal progettato, costoso e crudele" che limiterà "l'accesso all'asilo e i diritti di coloro che cercano protezione". Ne parliamo con Mattia Bagnoli, corrispondente ANSA da Bruxelles. | L'agenzia di frontiera dell'UE Frontex e il governo maltese stanno sistematicamente condividendo le coordinate delle imbarcazioni di rifugiati che cercano di fuggire dalla Libia con una nave gestita da una milizia libica legata alla Russia, accusata anche di uccisioni illegali, tortura, detenzione arbitraria e riduzione in schiavitù. Un'indagine di Lighthouse Reports, che collega diverse testate giornalistiche, dimostra come questa milizia avrebbe rimpatriato forzatamente i rifugiati con l'aiuto delle autorità europee. Si tratta di Tareq Bin Zeyad (TBZ) è uno dei gruppi di miliziani più pericolosi al mondo, ed è gestito da Saddam Haftar, il potente figlio del signore della guerra della Libia orientale Khalifa Haftar. Il gruppo opera da maggio nel Mediterraneo centrale con una nave, anche lei chiamata TBZ, con cui ha intercettato più di 1.000 persone in mare al largo delle coste libiche e di Malta e le ha riportate in Libia. Ne parliamo con Federica Marsi, giornalista di Al Jazeera e una delle autrici dell'inchiesta. | Rifugiati e migranti vengono sepolti in tombe anonime in tutta l'Unione europea a un ritmo senza precedenti al di fuori dei periodi di guerra. Giacciono in tombe spoglie, spesso vuote, lungo i confini: ruvide pietre bianche ricoperte di erbacce in Grecia; croci di legno grezzo a Lampedusa in Italia; nel nord della Francia lastre senza volto contrassegnate semplicemente "Monsieur X". Un consorzio di giornalisti ha messo insieme per la prima volta il numero di migranti e rifugiati morti negli ultimi dieci anni lungo i confini dell'UE, i cui nomi rimangono sconosciuti. Almeno 2.162 corpi non sono stati ancora identificati. Questi sono solo la punta dell'iceberg. In questo periodo sono morte più di 29.000 persone lungo le rotte migratorie europee, la maggior parte delle quali risulta ancora dispersa. Ne parliamo con Gabriele Cruciata, giornalista d'inchiesta freelance.

21 Dic 2023