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Qui comincia Stephen Hastings, "Maria Callas. La formazione dell'artista (1923-1947)" (Zecchini)

Qui comincia

Stephen Hastings, "Maria Callas. La formazione dell'artista (1923-1947)" (Zecchini)

Con Anna Menichetti. Scelte musicali e regia di Ennio Speranza | Stephen Hastings, "Maria Callas. La formazione dell'artista (1923-1947)" (Zecchini) | Verso la fine della carriera, Maria Callas volle smentire il mito della sgobbona che provava musicalmente fino allo sfinimento. «Più volte – disse – si è parlato dell'addestramento formidabile e dello studio ossessivo con cui mi avvicino ad ogni ruolo. Ma penso in realtà di esercitarmi molto meno della maggior parte dei miei contemporanei. Mi preparo mentalmente invece di faticare senza fine negli esercizi per ottenere qualcosa che con il giusto spirito mentale arriva senza sforzo». Non avrebbe avuto tuttavia così facile accesso, nei suoi anni migliori, a un simile stato di grazia – che le permise di raggiungere una profondità espressiva mai superata nella storia del canto novecentesco – se non si fosse sottoposta, tra i tredici e i vent'anni, a un allenamento musicale e vocale da autentica virtuosa. Né sarebbe mai riuscita a dare vita credibilissima, sul palcoscenico come in disco, a personaggi così ricchi di contrasti se non avesse attraversato in quegli stessi anni, tra l'infanzia a New York e l'adolescenza ad Atene, esperienze umane così crude e illuminanti. Qui si racconta la storia di quegli anni: una vicenda struggente, movimentata e talvolta traumatica nella quale tuttavia non venne mai meno alla giovane Callas la consapevolezza della propria vocazione e del proprio destino. Un destino che le regalò già allora, tra tante tribolazioni, la gioia di comunicare qualcosa di sublime e di essere compresa fino in fondo.

02 Dic 2023