Orsa maggiore

Era diventata famosa e conosciuta in tutt'Italia nel maggio 2020, quando fu avvistata tra le montagne d'Abruzzo con al seguito ben quattro cuccioli. Così, vista la sua passione per le ciliegie, per tutti è diventata Amarena, mamma orsa da record: un simbolo di speranza per una specie, l'orso marsicano, tra le più minacciate d'Italia, di cui restano appena una sessantina di esemplari. La notte del 31 agosto, però, Amarena - che quest'anno invece aveva al seguito due cuccioli - è stata uccisa con una fucilata a San Benedetto dei Marsi, appena fuori i confini del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (PNALM). Solo 7 mesi fa, a gennaio, il più confidente dei suoi primi quattro cuccioli - Juan Carrito - è stato investito lungo uno dei tratti stradali più pericolosi per questo plantigrado che non riesce ad ampliare il suo areale. Che impatto demografico avrà la morte dell'orsa più prolifica che il Parco ricordi? E quale sarà il destino dei due cuccioli di Amarena? Cosa si sta facendo per evitare che la rete stradale resti la principale causa di mortalità degli orsi marsicani? E come si costruisce la convivenza? Rispondono Luciano Sammarone, direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e Roberta Latini, biologa del servizio scientifico del Parco. Al microfono Marco Motta

06 Set 2023