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Radio3 Mondo La Francia fuori (anche) dal Gabon? | Calcio e turismo: nuovo accordo Ruanda - Bayern Monaco

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La Francia fuori (anche) dal Gabon? | Calcio e turismo: nuovo accordo Ruanda - Bayern Monaco

Coprifuoco notturno e sospensione di internet. Militari in divisa che invitano un presidente a non governare. Ancora una volta, la Francia viene cacciata da un Paese africano, questa volta dal Gabon. Una decina di soldati – tra cui membri della Guardia Repubblicana, della Guardia Pretoriana della Presidenza (berretti verdi), nonché soldati dell'esercito regolare e poliziotti – si sono espressi alla tv Gabon 24 lo scorso 30 agosto, poco dopo l'annuncio di risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 26 agosto, sancite dalla vittoria del presidente scontato Ali Bongo Ondimba con il 64,27% delle preferenze. La Francia segue "con la massima attenzione" la situazione, lo ha detto la premier Elisabeth Borne. Intanto, il leader dei radicali di sinistra de La France Insoumise, Jean-LucMélenchon, ha accusato il presidente Emmanuel Macron di aver "compromesso la Francia" con il suo appoggio a Bongo, al potere dal 2009 ed entrato in carica all'epoca alla morte del padre, Omar Bongo, che ha governato sul Gabon per ben 42 anni. Soltanto un mese fa, in Niger, i militari hanno perpetrato un colpo di Stato. Anche la Guinea, il Burkina Faso e il Mali sono guidati da giunte golpiste: ne parliamo con padre Giulio Albanese, editorialista dell'Osservatore Romano. Dopo Arsenal e Paris Saint Germain, il Bayern Monaco: il Ruanda ha firmato un nuovo accordo di sponsorizzazione calcistica per promuovere il turismo nazionale. Il logo con la scritta "Visit Rwanda", invito a trascorrere le vacanze in una terra di safari, foreste, vulcani e gorilla di montagna, sarà proiettato prima di tutte le partite del Bayern all'Alianz Arena, uno stadio da 75mila posti, per i prossimi 5 anni. Nel comunicato del Bayern si legge che il Ruanda, pure segnato dal genocidio del 1994, ha vissuto "due decenni di stabilità politica e sociale supportata da una forte crescita dell'economia". Nessuna critica al presidente Paul Kagame, al potere dalla fine del genocidio e accusato dall'opposizione di derive autoritarie: ne parliamo con Vincenzo Giardina, africanista, coordina il notiziario Esteri dell'agenzia Dire e scrive anche per Il Venerdì di Repubblica, Internazionale e l'Espresso. E infine, come si comunica un colpo di stato? Le #Interferenze di Andrea Borgnino oggi analizzano come sono stati annunciati alla radio e alla tv gli ultimi colpi di stato africani e di come l'uso dei media sia strategico in questo ambito. Ai microfoni, Anna Maria Giordano.

31 Ago 2023