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Qui comincia Utamaro, Hokusai, Hiroshige. ( Società Promotrice delle Belle Arti, Torino)

Qui comincia

Utamaro, Hokusai, Hiroshige. ( Società Promotrice delle Belle Arti, Torino)

Con Attilio Scarpellini. Scelte musicali e regia Federico Vizzaccaro | Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere (Torino, Società Promotrice delle Belle Arti, dal 23 febbraio al 25 giugno) | L'esposizione, curata da Francesco Paolo Campione, direttore del MUSEC – Museo delle Culture di Lugano, prodotta da Skira, in collaborazione con il MUSEC e con la Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, col patrocinio del Comune di Torino, analizza l'universo giapponese attraverso un percorso tematico suddiviso in nove sezioni e con oltre 300 capolavori, alcuni dei quali mai presentati in Italia: stampe dei maggiori maestri dell'ukiyo-e, quali Hokusai, Hiroshige, Utamaro, Kuniyoshi, Yoshitoshi, Sharaku, oltre ad armature di samurai, kimono, maschere teatrali, rare matrici di stampa, preziosi ornamenti femminili, sculture in pietra, stendardi, provenienti dalle collezioni del MUSEC di Lugano, dal Museo di Arte Orientale di Venezia, dal Museo di Arte Orientale di Torino, dal Civico Museo d'Arte Orientale di Trieste, dalla Fondation Baur Musée des Arts d'Extrême-Orient di Ginevra e da importanti collezioni private. La rassegna si propone come una originale ricostruzione, in tutti i suoi aspetti, della "civiltà del piacere", una peculiare stagione storico-artistica del Giappone – il periodo Edo (1603-1868) – in cui il paese, pacificato all'interno dei propri confini e stretto in una politica di isolamento dal resto del mondo (sakoku), portò la ricca classe dei mercanti (chōnin), impossibilitati a comprare beni fondiari, a dedicarsi ai piaceri dell'esistenza, come gli spettacoli del kabuki, la frequentazione delle geishe nelle case da tè e l'acquisto di straordinarie opere d'arte.

01 Mag 2023